Ricordo di Flavia

Ale  ed io ci siamo conosciuti a casa vostra ad Ansedonia. Ma c’è un precedente che non ti ho detto. L’amica che mi ha portato a cena a casa vostra in vostra assenza facendomi conoscere Ale, mi aveva parlato di questo uomo e del suo bambino , del suo essere artista e del suo essere sicuramente un uomo un pò fuori dall’ordinario. Un giorno avevo deciso di andare a fare il bagno in Tagliata ( andavo spesso in Feniglia e preferivo la spiaggia perchè potevo fare lunghe camminate) e sulla battigia vidi camminare quest’uomo che indossava  un pareo in garzina rossa dai piccoli disegni gialli (era sicuramente indiano) legato in vita e lungo fino alla caviglia , portava  i rayban e osservava il mondo con un sorriso tra il dolce ed il beffardo che poi negli anni ho rivisto molte volte sulle sue labbra.Teneva per mano un bambino che arrancava dietro al suo passo frettoloso. Deve essere lui, ho pensato, quell’Alessandro di cui mi ha parlato la mia amica ed ho conservato nel cuore quella tenera immagine per giorni, fino alla sera in cui l’ho incontrato a casa vostra dove tutto è cominciato.